Dentro gli occhi


dentro gli occhi

di Giuliano Lenni

“Quando conoscerò la tua anima, dipingerò i tuoi occhi.” Questa frase del maestro Modigliani rappresenta il sunto perfetto della definizione occhi, i quali sono essenziali per la nostra vita, rappresentano l’intelletto umano e il progresso della civiltà. Vedere equivale a sapere, a capire, a decidere. Gli occhi sono luce, sono anima, sono vita, sono unici e, per questo, da sempre al centro della cultura umana. Il nostro sguardo è in grado di riferire il nostro stato d’animo ed è capace di percepire sentimenti ed emozioni senza la necessità della parola. Una delle prime immagini dipinte dall’uomo sono stati proprio gli occhi, idealizzati a tal punto da essere fonte di ispirazione per pittori, poeti e scrittori. Hanno dato origine a molti modi di dire di uso quotidiano e aforismi tramandati nei secoli. Durante il secolo breve, grazie alla fotografia e alla cinepresa, abbiamo ottenuto un modo di percepire gli occhi in maniera più consona rispetto agli sguardi disegnati dai pittori. Una delle sensazioni più interessanti riguardano gli sguardi che i fotografi hanno immortalato e resi famosi per l’intensità o colore, ma soprattutto per ciò che tali sguardi trasmettono a chi li osserva senza distrazioni. Gli sguardi di meraviglia dei bambini, lo stupore di un gesto gentile, il socchiudere gli occhi nel momento preciso di un bacio sulle labbra. Ma ciò che colpisce di più è lo sguardo di terrore e smarrimento dei deportati nei campi di concentramento di tutto il mondo, quelli che abbiamo impressi nella nostra memoria. Il senso di stordimento, di rassegnazione, l’incapacità per quegli occhi di capire il motivo di quello che stava succedendo loro. L’impressione più grande è provocata dagli sguardi innocenti e sorpresi dei bambini, la sensazione che se chiudi gli occhi muori, che se li chiudi rischi di dimenticare. Quegli occhi che oggi rivediamo nelle guerre sparse per il mondo, vicine a noi ma non troppo da farci preoccupare. Occhi che hanno il gravoso compito di farci riflettere e ci impongono il dovere di ricordare ciò che l’essere umano può concepire contro i suoi simili, in ogni epoca. Oggi e per sempre, quegli sguardi, ci devono insegnare a stare ad occhi aperti per vedere e non dimenticare. Se tieni gli occhi bene aperti non muori.