150 anni Unità d'Italia, Montepulciano ha festeggiato il 17 marzo valorizzando la sua storia

Scoperta una lapide che ricorda il Sindaco Bracci
e inaugurato l’albo dei primi cittadini

Affollata cerimonia e poi corteo per le vie del centro

Una celebrazione della festa nazionale dell’Unità d’Italia che, senza concessioni alla retorica, ha puntato sull’identità del territorio, sottolineando il ruolo di alcuni protagonisti della storia locale. Così Montepulciano ha celebrato il 17 marzo con un’affollatissima manifestazione che ha richiamato rappresentati delle Istituzioni, Forze delle Ordine, associazioni del volontariato ma anche tanti cittadini comuni che hanno voluto esprimere con la propria presenza il senso di appartenenza alla grande comunità nazionale. La cerimonia è stata condotta dal sindaco Andrea Rossi, affiancato dal giovanissimo sindaco dei ragazzi, Mirko Giannini, e da Alessio Biancucci, altro giovane di Montepulciano, presidente del comitato locale per le celebrazioni. Sala consiliare gremita con il pubblico che si è poi spostato nell’atrio del salone dove è stata scoperta una lapide in memoria di Lucangelo Bracci Testasecca, primo cittadino durante la guerra e poi sindaco dopo la Liberazione, ed è stato inaugurato l’albo dei Sindaci dall’Unità d’Italia ad oggi. Dopo l’esecuzione da parte della Banda Comunale dell’Inno di Mameli e dell’Inno di Garibaldi, un lungo corteo si è mosso da Piazza Grande e nonostante la pioggia, a tratti anche battente, ha toccato alcuni luoghi storicamente più significativi. Al Giardino di Poggiofanti è stato reso omaggio al monumento ai Cooperatori e ai martiri dell’Indipendenza seguito la messa per i Caduti per la libertà, officiata nel Santuario di S. Agnese, che ha concluso la manifestazione.