Striscia la Notizia,
Jimmy Ghione scopre la fabbrica dei vini in polvere in Svezia
Jimmy Ghione è a Lindome, in
Svezia, dove non solo vi sono vari negozi che vendono i kit per realizzare in
casa con delle polveri straordinari vini italiani (succede anche in
Inghilterra, come Ghione ha documentato in un precedente servizio), ma c’è
anche la fabbrica che li prepara. L’inviato di Striscia parla con il titolare
della fabbrica che, dopo avergli mostrato i capannoni pieni di scatole di kit
(gli stessi marchi visti nel negozio di Lindome), afferma che la busta di mosto
presente in ogni confezione è tutta di uva italiana e che ogni anno produce ben
140.000 kit. Poi aggiunge che la maggior parte del mosto proviene da uva
dell’Emilia-Romagna. A questo punto Ghione chiede: “Ma se il vino si chiama
Montepulciano, l’uva dovrebbe arrivare da Montepulciano?”. La disarmante
risposta dell’imprenditore svedese è: “Che cos’è Montepulciano? Che cosa
significa?”. Ghione mostra poi che sulle scatole, oltre alla rappresentazione dell’Italia,
c’è anche la grossa scritta Doc’s, a significare che si tratta di vini a
Denominazione d’Origine Controllata, controllati dall’Unione Europea. Il
responsabile qualità della Coldiretti dichiara ai microfoni di Striscia:
“Bisogna fermare questo che è un delitto nei confronti della nostra
vitivinicoltura. Occorre che l’Unione Europea intervenga per proteggere i
nostri produttori”. I tarocchi alimentari nel mondo costano alla nostra
economia 50 miliardi di euro.