Macchiaioli in mostra a Montepulciano!



MACCHIAIOLI A MONTEPULCIANO.
CAPOLAVORI E INEDITI PRIVATI"
Dal 24 aprile al 26 settembre
Al Museo Civico Pinacoteca Crociani e Le Logge della Mercanzia

La mostra รจ aperta dal martedรฌ alla domenica con orario di visita del tutto eccezionale:
dal martedรฌ al venerdรฌ dalle 10.00 alle 20.00 con orario continuato;
il sabato e la domenica dalle ore 10.00 alle ore 22.00 sempre con orario continuato.
Chiuso il lunedรฌ.

รˆ possibile l'apertura su prenotazione per gruppi di almeno 10 persone.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi direttamente al Museo Civico Pinacoteca Crociani (Via Ricci, 10 - tel. 0578 717300), oppure telefonare allo 0578 757341 (Pro Loco Montepulciano).

Biglietto: intero € 7,00 e ridotto € 5,00

Settanta opere celebrano uno dei movimenti artistici che piรน seppe innovare il linguaggio figurativo tra Ottocento e Novecento. Accade nella patria del Vino Nobile, dove il prossimo 24 aprile aprirร  al pubblico "Macchiaioli a Montepulciano. Capolavori e inediti privati", la grande mostra curata da Silvestra Bietoletti e Roberto Longi che resterร  aperta fino al 26 settembre 2010.

L'allestimento, progettato dall'architetto Andrea Milani, porterร  il visitatore a scoprire la Pinacoteca Crociani e le suggestive Logge della Mercanzia proponendo una collezione privata ricca di noti capolavori e di straordinarie opere inedite, giร  appartenute alle piรน prestigiose raccolte macchiaiole del primo ‘900 - fra cui quelle di Luigi Sambalino, di Mario Galli, di Enrico Checcucci, di Vincenzo Giustiniani - a fianco delle famose opere della collezione del museo.

Una raccolta che รจ stata composta dal suo artefice con particolare attenzione alla qualitร  estetica e all'importanza storica dei dipinti che la compongono cosรฌ come al loro specifico significato per l'evoluzione dell'arte toscana dalle premesse della pittura macchiaiola all'affermazione dei nuovi linguaggi figurativi del Novecento.

Una peculiaritร  che permetterร  al visitatore di approfondire la conoscenza di una stagione artistica quanto mai ricca di idee e di sperimentazioni, come quella che ebbe come protagonisti Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Silvestro Lega, Odoardo Borrani e infine i loro allievi, primo fra tutti Plinio Nomellini.

Sei le sezioni che scandiscono in ordine cronologico lo sviluppo della "rivoluzione" introdotta dalla pittura di macchia:

- Sperimentazione della macchia
Attraverso le opere di De Tivoli, di Gelati, di Signorini, di Cabianca, D'Ancona, Borrani e del giovanissimo Sernesi, la sezione illustra la situazione artistica fiorentina della seconda metร  degli anni Cinquanta dell'Ottocento, fervida di tentativi di rinnovamento, dalle sperimentazioni all'aria aperta fino alla definizione di un nuovo linguaggio pittorico basato sui valori della forma: la "macchia".

- Affermazione del linguaggio macchiaiolo
Col prosieguo del settimo decennio del secolo, lo stile dei macchiaioli attenua il suo iniziale rigore formale, acquisendo toni piรน pacati e inclini al sentimento in un ritrovato interesse per il soggetto e i suoi valori narrativi; sono gli anni di Piagentina e di Castiglioncello, rappresentati in mostra da opere di Signorini, di Lega, di Fattori, ma anche di artisti piรน giovani quali Eugenio Cecconi, autore di due straordinarie vedute del litorale livornese: i Bagni della famiglia Gamba a Antignano, e Scogliere del Boccale.

- Il "Gazzettino", sprone a nuove vie espressive
Il "Gazzettino delle Arti del Disegno", la rivista fondata nel 1867 da Diego Martelli cui Signorini contribuรฌ fattivamente, rappresentรฒ uno strumento decisivo per l'evoluzione del pensiero estetico a Firenze, inducendo gli artisti a confrontarsi con i movimenti dell'arte europea, in particolare francese. Contemporaneamente, i primi sentori di una situazione di crisi dovuta alla caduta di fede nei valori del Positivismo e alle disillusioni seguite all'Unitร  della Nazione, comportarono sentimenti di trepidazione espressi in maniera eloquente in dipinti di Fattori quali le Gramignaie o il cosiddetto Ritratto della figlia di Adriano Cecioni.

- Il Naturalismo
Con gli anni Settanta dell'Ottocento, i macchiaioli e i loro giovani seguaci si volsero con sempre maggior interesse alle espressioni intessute di sentimento in linea con le tendenze del Naturalismo europeo, prendendo soprattutto a modello la pittura dei campi francese, in particolare di artisti come Jules Breton e Jules Bastien-Lepage che per il tono eletto delle loro scene di vita contadina erano molto apprezzati dai toscani. Ne sono esempi eccellenti la Contadina fra i pioppi di Fattori, il Ritratto di contadinella di Francesco Gioli, Sulle sponde dell'Elsa di Niccolรฒ Cannicci.

- La vita moderna: fuga e coinvolgimento
Accanto alle vedute urbane di Signorini, sono i temi campestri di Fattori, di Adolfo Tommasi, il paesaggio di Seravezza, intessuto di sentimenti affabili per la natura e per l'uomo, di Filadelfo Simi a suggerire lo stato d'animo degli artisti, dibattuti fra il fascinoso ritmo incalzante della societร  moderna e il desiderio di rifuggire la cittร  per godere dei tempi blandi della campagna.

- Verso il Novecento
La mostra si conclude con una serie di opere esemplificative del rinnovamento artistico avvenuto in Toscana alle soglie del XX secolo, quando l'esempio dei maestri macchiaioli divenne modello ineludibile per l'elaborazione di nuovi linguaggi figurativi da parte dei giovani toscani, primi fra tutti Plinio Nomellini presente con ben cinque quadri tra cui L'Orda accolta con entusiasmo alla Biennale veneziana del 1905.