I Baustelle presentano "I mistici dell'occidente"



Foto di Gianluca Moro
"Con le Groupies cantiamo l'amore"
I Baustelle a Tgcom presentano l'album
Si intitola "I Mistici dell'Occidente" il quinto album dei Baustelle. "Le canzoni prendono spunto dall'antologia di Elémire Zolla - spiega Francesco Bianconi a Tgcom -, piccoli racconti ispirati anche ai mistici dall'antica Grecia alla modernità con un messaggio: questa che viviamo non è l'unica realtà possibile". Tra i 12 brani "Groupies": "Sull'amore, che oggi spesso coincide solo con l'idea del sesso, e sulla compassione per la donna".
Come mai come titolo del disco hai scelto "I Mistici dell'Occidente"?
Ho scoperto l'antologia di Zolla in una libreria sotto casa, per caso. Ho subito pensato che potesse essere un titolo perfetto per un disco di Franco Battiato. Poi leggendo degli stralci di questi racconti dei mistici ho scoperto che c'erano dei riferimenti all'attualità molto evidenti e forti. L'idea del disco è quella di non convincere le persone a diventare come i mistici, ma riflettere in un'epoca piatta culturalmente e mettersi così in un atteggiamento mentale per capire che tutto questo che stiamo vivendo non è l'unica realtà possibile.
Tra i brani del disco ci sono Angela, Katia, Ines alcune delle donne protagoniste di "Groupies". Come mai hai voluto celebrarle?
In verità è una canzone sulla società occidentale e sulle relazioni. Sulla visione dell'amore che oggi troppo spesso coincide con il sesso. Dunque provo compassione per la donna, per come viene raffigurata oggi.
A proposito di donne il tuo incontro con Irene Grandi, prima con "Bruci la città" e poi con "La cometa di Halley", conquista le radio. Ricordi quando è scoccata la scintilla artistica tra voi due?
Ricordo benissimo le mie sensazioni di felicità ed emozione. L'ho sempre ammirata come cantante e quando mi hanno proposto di scriverle una canzone per lei ero pieno d'amore gioia. Circostanza che si è ripetuto anche quest'anno con il brano per Sanremo.
Per presentare il disco i Baustelle hanno in programma tre concerti, prodotti da Ac Europe Group e Big Fish: il 17 aprile saranno a Roma all'Atlantico, il 19  a Milano all'Alcatraz, e il 27  a Firenze, al Saschall. Ad accompagnare Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini ci sarà l'orchestra. Una curiosità: per “I Mistici dell’Occidente” i Baustelle si sono avvalsi della collaborazione del produttore Pat McCarthy (famoso per aver collaborato con i REM, U2 e Madonna) mentre Francesco Bianconi ha partecipato attivamente alla produzione. Il video è ispirato alla New York di Warhol, alla sua opera cinematografica, alla libertà stilistica della pop-art applicata al cinema, all'iconografia dei Velvet Underground. Nel cast gli attori del nuovo cinema italiano: Carolina Crescentini, Diane Fleri, Valentina Lodovini e Vinicio Marchioni.

Macchiaioli in mostra a Montepulciano!



MACCHIAIOLI A MONTEPULCIANO.
CAPOLAVORI E INEDITI PRIVATI"
Dal 24 aprile al 26 settembre
Al Museo Civico Pinacoteca Crociani e Le Logge della Mercanzia

La mostra è aperta dal martedì alla domenica con orario di visita del tutto eccezionale:
dal martedì al venerdì dalle 10.00 alle 20.00 con orario continuato;
il sabato e la domenica dalle ore 10.00 alle ore 22.00 sempre con orario continuato.
Chiuso il lunedì.

È possibile l'apertura su prenotazione per gruppi di almeno 10 persone.
Per informazioni e prenotazioni rivolgersi direttamente al Museo Civico Pinacoteca Crociani (Via Ricci, 10 - tel. 0578 717300), oppure telefonare allo 0578 757341 (Pro Loco Montepulciano).

Biglietto: intero € 7,00 e ridotto € 5,00

Settanta opere celebrano uno dei movimenti artistici che più seppe innovare il linguaggio figurativo tra Ottocento e Novecento. Accade nella patria del Vino Nobile, dove il prossimo 24 aprile aprirà al pubblico "Macchiaioli a Montepulciano. Capolavori e inediti privati", la grande mostra curata da Silvestra Bietoletti e Roberto Longi che resterà aperta fino al 26 settembre 2010.

L'allestimento, progettato dall'architetto Andrea Milani, porterà il visitatore a scoprire la Pinacoteca Crociani e le suggestive Logge della Mercanzia proponendo una collezione privata ricca di noti capolavori e di straordinarie opere inedite, già appartenute alle più prestigiose raccolte macchiaiole del primo ‘900 - fra cui quelle di Luigi Sambalino, di Mario Galli, di Enrico Checcucci, di Vincenzo Giustiniani - a fianco delle famose opere della collezione del museo.

Una raccolta che è stata composta dal suo artefice con particolare attenzione alla qualità estetica e all'importanza storica dei dipinti che la compongono così come al loro specifico significato per l'evoluzione dell'arte toscana dalle premesse della pittura macchiaiola all'affermazione dei nuovi linguaggi figurativi del Novecento.

Una peculiarità che permetterà al visitatore di approfondire la conoscenza di una stagione artistica quanto mai ricca di idee e di sperimentazioni, come quella che ebbe come protagonisti Giovanni Fattori, Telemaco Signorini, Silvestro Lega, Odoardo Borrani e infine i loro allievi, primo fra tutti Plinio Nomellini.

Sei le sezioni che scandiscono in ordine cronologico lo sviluppo della "rivoluzione" introdotta dalla pittura di macchia:

- Sperimentazione della macchia
Attraverso le opere di De Tivoli, di Gelati, di Signorini, di Cabianca, D'Ancona, Borrani e del giovanissimo Sernesi, la sezione illustra la situazione artistica fiorentina della seconda metà degli anni Cinquanta dell'Ottocento, fervida di tentativi di rinnovamento, dalle sperimentazioni all'aria aperta fino alla definizione di un nuovo linguaggio pittorico basato sui valori della forma: la "macchia".

- Affermazione del linguaggio macchiaiolo
Col prosieguo del settimo decennio del secolo, lo stile dei macchiaioli attenua il suo iniziale rigore formale, acquisendo toni più pacati e inclini al sentimento in un ritrovato interesse per il soggetto e i suoi valori narrativi; sono gli anni di Piagentina e di Castiglioncello, rappresentati in mostra da opere di Signorini, di Lega, di Fattori, ma anche di artisti più giovani quali Eugenio Cecconi, autore di due straordinarie vedute del litorale livornese: i Bagni della famiglia Gamba a Antignano, e Scogliere del Boccale.

- Il "Gazzettino", sprone a nuove vie espressive
Il "Gazzettino delle Arti del Disegno", la rivista fondata nel 1867 da Diego Martelli cui Signorini contribuì fattivamente, rappresentò uno strumento decisivo per l'evoluzione del pensiero estetico a Firenze, inducendo gli artisti a confrontarsi con i movimenti dell'arte europea, in particolare francese. Contemporaneamente, i primi sentori di una situazione di crisi dovuta alla caduta di fede nei valori del Positivismo e alle disillusioni seguite all'Unità della Nazione, comportarono sentimenti di trepidazione espressi in maniera eloquente in dipinti di Fattori quali le Gramignaie o il cosiddetto Ritratto della figlia di Adriano Cecioni.

- Il Naturalismo
Con gli anni Settanta dell'Ottocento, i macchiaioli e i loro giovani seguaci si volsero con sempre maggior interesse alle espressioni intessute di sentimento in linea con le tendenze del Naturalismo europeo, prendendo soprattutto a modello la pittura dei campi francese, in particolare di artisti come Jules Breton e Jules Bastien-Lepage che per il tono eletto delle loro scene di vita contadina erano molto apprezzati dai toscani. Ne sono esempi eccellenti la Contadina fra i pioppi di Fattori, il Ritratto di contadinella di Francesco Gioli, Sulle sponde dell'Elsa di Niccolò Cannicci.

- La vita moderna: fuga e coinvolgimento
Accanto alle vedute urbane di Signorini, sono i temi campestri di Fattori, di Adolfo Tommasi, il paesaggio di Seravezza, intessuto di sentimenti affabili per la natura e per l'uomo, di Filadelfo Simi a suggerire lo stato d'animo degli artisti, dibattuti fra il fascinoso ritmo incalzante della società moderna e il desiderio di rifuggire la città per godere dei tempi blandi della campagna.

- Verso il Novecento
La mostra si conclude con una serie di opere esemplificative del rinnovamento artistico avvenuto in Toscana alle soglie del XX secolo, quando l'esempio dei maestri macchiaioli divenne modello ineludibile per l'elaborazione di nuovi linguaggi figurativi da parte dei giovani toscani, primi fra tutti Plinio Nomellini presente con ben cinque quadri tra cui L'Orda accolta con entusiasmo alla Biennale veneziana del 1905.

Albergatori e Pro Loco “Festività positive”


C’è soddisfazione a Montepulciano


Nonostante le condizioni meteo non siano state favorevoli, Montepulciano fa un bilancio positivo di questo week-end pasquale. Quasi tutte le strutture ricettive hanno lavorato a pieno regime, in particolare il tutto esaurito si è registrato negli agriturismi, ormai sempre di più preferiti agli alberghi, anche se questi non possono lamentarsi, come ha detto il presidente degli albergatori poliziani Giuliano Lenni. Infatti quest'ultimi hanno sfiorato il completo, con una tendenza nettamente in ripresa. Soddisfatto di questo inizio di stagione anche il presidente della Pro Loco di Montepulciano Doriano Bui che ieri ha monitorato per l'intera giornata il flusso turistico nel centro storico di Montepulciano, dove ha potuto constatare che non c'è stato ristorante che non abbia fatto almeno due turni di servizio. "La gente c'è, anche se spende poco e si limita all'indispensabile, ma il fatto che abbia ricominciato e muoversi è comunque un dato positivo" ha dichiarato Bui.
Celso Pallassini - Corriere di Siena