"Luna tu non sai
dirmi perché? Luna tu non sai dirmi cos’è?”
Così si canta nel Paese dei Campanelli.
Scritta e musicata dalla mitica coppia Lombardo-Ranzato, quest’operetta andò in
scena il 23 novembre del 1923 al Teatro Lirico di Milano. Già il giorno dopo la
prima rappresentazione, mezza città fischiettava i motivi più indovinati.
Ancora oggi sono in tanti a conoscere, e magari fischiettare, l’arcifamoso “Fox
della Luna”, motivo che, come l’intera operetta, gode di una lunga giovinezza.
“Il Paese dei Campanelli” è veramente un’operetta “senza tempo”, sia per la sua
ambientazione, in un’Olanda da favola, sia per il consenso che continua a
guadagnare.
Tutto un
trillio di magici campanelli, messi su ogni abitazione. Attenti, l'adulterio
sta per essere perpetrato. Anche se l' «antifurto» segnala
quando l' angelo del focolare sta per tradire il suo
maritino. In un villaggio di pescatori giunge inatteso l' arrivo di un nave di
aitanti marinai a scombussolare il quieto vivere di un' isola di fantasia dell'
Olanda.
Con questo allestimento Arteatro Gruppo,
continua nell’impegno che in questi trent’anni non ha mai perso, quella di fare
teatro divertendosi seriamente e di coinvolgere quanti hanno creduto in questo
obbiettivo continuando la collaborazione con altre istituzioni e associazioni.
L’ inserimento dello spettacolo nel Cartellone della stagione 2014-2015
del Teatro Poliziano, e l’allestimento di un’ operetta vede
Arteatrogruppo in stretta collaborazione con la Fondazione Cantiere ed in
particolare con l’Istituto di musica H.W. Henze, con il suo direttore il M°
Alessio Tiezzi, l’orchestra e il coro. Le scene sono del direttore artistico
del Gruppo, Franco Romani.