…a Montepulciano è di nuovo Bruscello. MARCOLFA.
Quando il
Bruscello si cantava nelle Aie!
Dopo il successo di Orfeo ed Euridice,
rappresentato in piazza Grande nei giorni di Ferragosto, la Compagnia Popolare
del Bruscello di Montepulciano è di nuovo pronta per il prossimo evento, che
sarà ospitato in alcune piazze del centro storico Poliziano sabato 15 settembre
2012, in cui si rievocherà Marcolfa, moglie di Bertoldo e madre di Bertoldino.
Un Bruscello questa volta che vuol riprodurre la forma di quello che veniva cantato
nelle campagne durante la Quaresima, che era anche il periodo dell’anno nel
quale la terra dormiva ed i contadini riposavano non dovendo occuparsi dei
campi e dei pesanti lavori che li impegnavano durante il resto dell’anno.
Saranno i Bruscellanti Marco Giannotti, Alessandro Zazzaretta, Elisabetta Canapini, Simone
Tremiti, Stefano Bernardini, Claudio Bernetti, Stefano Banini, Sabrina Dottori,
Franco Capitini, Giorgia Dell’Erba, Paolo Parissi e Giovanna Vivarelli che,
guidati dal regista Franco Romani, presenteranno, alle ore 17 in Piazza Grande,
il BRUSCELLO come veniva anticamente
rappresentata nelle aie delle nostre campagne. Alle 18 il corteo dei Bruscellanti raggiungerà Piazza delle Erbe, seguendo il suono della fisarmonica del Maestro
Garosi, per una replica dello spettacolo e alle
19, sarà il Sacrato di S. Agostino
che chiuderà questa iniziativa originale, ripresa dalla Compagnia da alcuni
anni per far conoscere un pezzo della “nostra storia”. Non mancherà la questua
per cercar di raccogliere i fondi necessari per la cena e per un buon bicchiere
di vino.
La Compagnia Popolare del Bruscello, nell’occasione, ha voluto
riproporre questa antica forma di Bruscello delle origini da cui deriva il
Bruscello Poliziano attuale, quello che rappresentiamo in Piazza Grande dal
1939 nei giorni di Ferragosto, per portare una testimonianza del passato ma
anche per mostrare come si evolve una tradizione e per far comprendere che, se
il nostro Bruscello, fosse rimasto quello delle origini, la tradizione sarebbe
forse scomparsa insieme al Bruscello stesso che invece oggi vive proprio perché
si è trasmormato adeguando la sua forma stilistica e musicale e mantenendo
invece i contenuti e la metrica della poesia ad una forma molto legata alla tradizione.