Una nuova iniziativa del Comune di
Montepulciano e del locale Ordine degli Avvocati per fronteggiare la
chiusura del Tribunale, decisa il 10 agosto scorso dal Governo. Per
martedì 11 settembre, alle 21:00, presso la Sala polivalente ex-Macelli,
in Piazza Moulins, è stata infatti convocata la prima Assemblea
pubblica dedicata a questa grave problematica. Il
Sindaco Andrea Rossi ed il Presidente del Consiglio dell'Ordine, Avv.
Paolo Tiezzi, illustreranno le due iniziative messe in atto a difesa
della permanenza del Tribunale, Istituzione considerata fondamentale per
il territorio. Si tratta della proposta di legge di iniziativa popolare
denominata Riforma della geografia giudiziaria, che in poche settimane,
solo a Montepulciano, ha raccolto circa 1.500 sottoscrizioni, e della
proposta di autotassazione lanciata dagli Avvocati, e immediatamente
accolta dall'Amministrazione Comunale e dal Partito Democratico, che,
raccogliendo la somma necessaria per garantire il funzionamento della
struttura, potrebbe garantirne la sopravvivenza. All'assemblea dell'11 settembre sono invitati a partecipare i
parlamentari espressi dal territorio, i Sindaci e i Consiglieri dei 14
Comuni del comprensorio - che spazia dalla Val di Chiana alla Val
d'Orcia fino all'Amiata, le associazioni professionali e di categoria, i
sindacati e i partiti politici, i mezzi di informazione e,
naturalmente, tutta la cittadinanza. Il tema ha assunto un ruolo prioritario nei programmi del Comune di
Montepulciano tanto che il Sindaco Andrea Rossi, intervistato dalla RAI
nella trasmissione speciale sul Bravìo delle Botti andata in onda sabato
scorso su RAI TRE, ha proprio citato questa problematica, indicando
anche le due iniziative che oggi vengono perseguite.Dopo i Consigli Comunali aperti del settembre - ottobre 2011, dopo la
simbolica occupazione del Tribunale da parte degli avvocati nella notte
di Capodanno, dopo le manifestazioni (con blocchi stradali) dei
dipendenti e la raccolta delle firme a sostegno della proposta di legge
effettuata anche on the road, nei giorni del Bravìo delle Botti,
l'appuntamento agli ex-Macelli assume il carattere di una vera e propria
mobilitazione per sensibilizzare un'intera area della Toscana
meridionale, presupposto fondamentale per tentare di bloccare l'iter
deciso dal Governo Monti.