Francesco Tiradritti, un egittologo poliziano



Egittologo e direttore della Missione Archeologica Italiana a Luxor che opera presso il Complesso funerario di Harwa e Akhimeru (VII secolo a.C.). Ha scavato in Italia, Sudan e in Egitto. รˆ membro del consiglio direttivo del Comitato per l'Egittologia dell'Icom e ha lavorato tredici anni come consulente presso la collezione egizia delle Civiche raccolte archeologiche di Milano. Ha insegnato egittologia a Napoli, Foggia e Torino. Nel 2004-2005 ha ottenuto la cattedra di eccellenza in Storia dell'Arte Dorothy K. Hohenberg presso l'Universitร  di Memphis (Tennessee). Ha organizzato piรน di venti eventi espositivi a carattere egittologico in Italia e all'estero. รˆ curatore e autore di opere tradotte in oltre dieci lingue

I 150 anni del Museo Civico di Montepulciano

Il Museo Civico “Pinacoteca Crociani” di Montepulciano festeggia i suoi 150 anni di vita, che cadono in concomitanza con le celebrazioni dell’Unitร  nazionale, con una serie di conferenze tenute da archeologi e storici dell’arte. Il 9 febbraio del fatidico 1861, mentre nel resto d’Italia si andavano concretizzando gli ideali risorgimentali, a Montepulciano moriva il primicerio don Francesco Crociani, che aveva dedicato gran parte della sua esistenza alla creazione di una raccolta di 188 dipinti databili tra il XVI e il XIX secolo. Nel testamento di due anni prima aveva espresso la volontร  di donare l’intera collezione alla comunitร  poliziana. Dall’eccezionale gesto, dovuto ad un uomo di chiesa sensibile allo spirito patriottico, e dalla coscienza dell’amministrazione cittadina, prese avvio il Museo Civico che, unitamente ad altri nuclei di opere d’arte, trovรฒ nel 1905 una prima collocazione all’interno del Palazzo Comunale; fu trasferito nell’attuale Palazzo Neri Orselli nel 1957. Il Comune di Montepulciano, il Museo Civico e la Fondazione Musei Senesi, grazie alla preziosa collaborazione di istituzioni e associazioni cittadine, e al contributo di numerosi studiosi, intendono quindi celebrare la ricorrenza della nascita di un’istituzione, rappresentativa di una particolare vicenda collezionistica ma anche del rinnovato valore civico e culturale che animรฒ il nostro Risorgimento. Un’occasione unica in cui il museo esce dalle sue mura per andare incontro alla cittadinanza e alle associazioni, e grazie al loro coinvolgimento diventa presenza viva e concreta sul territorio. La serie degli appuntamenti si apre venerdรฌ 14 ottobre, alle 20.00, con un Consiglio Comunale, aperto alla discussioni dei cittadini, e dedicato alla riflessione sulla concomitanza tra le due storiche ricorrenze ma anche sulla necessitร  di preservare e valorizzare i beni culturali. Seguirร  una visita guidata al Museo Civico con ingresso gratuito per i presenti alla seduta consiliare.

Nove racconti


di Mario Morganti 
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Ripenso alla mia infanzia e ricordo che la sera, quando andavo a letto, mi accompagnava mia nonna Gesuina, che si accoccolava vicino a me e mi raccontava le novelle. Quando chiedevo che me ne raccontasse ancora un’altra mi cantava la “Novella dello stento… che dura tanto tempo…te l’a dรฌ o te lo dirรฒ?”. Oppure mi cantava la canzone de “La pecora e il lupo”. Allora non c’era la televisione, io ero piccolino e i “Racconti della Nonna” aleggiavano in tutte le case dove c’erano i bambini come me da mettere a letto. Ma le novelle che raccontano oggi i nonni o le persone anziane, ai giovani ed anche ai meno giovani, non sono favole, ma racconti di fatti che avvengono quotidianamente nella vita, che stimolano fantasia e la voglia di conoscere le usanze ed i costumi di una volta. Raccontare fatti, aneddoti ed episodi che accadono nella vita di tutti i giorni, rappresenta la volontร  del dialogo e dell’intrattenimento, nell’ambito di un incontro o nel contesto di un ritrovo, narrando scene, avvenimenti e storielle, che durante la nostra vita ascoltiamo da personaggi particolari, che hanno vissuto molto, conservando nei cassetti della memoria le vicende trascorse ed intese durante le veglie: quegli incontri che una volta raccoglievano la famiglia o le famiglie intorno al focolare, dove si rallegravano le serate, al posto di coloro i quali oggi si raccolgono intorno a un freddo televisore. L’autore di questi “Nove racconti” รจ Giuliano Lenni, che da molto tempo esercita con amore e passione l’attivitร  giornalistica, scrivendo sui giornali locali, ma anche su riviste di pregio come “Cara Montepulciano” ed altre a diffusione interregionale. L’interesse di Giuliano per gli avvenimenti locali, cosรฌ come per la storia di Montepulciano, per la sua arte, per il suo ambiente ed i suoi struggenti panorami, lo tiene sempre attanagliato alla ricerca di notizie storiche, ma anche di accadimenti che riesce a raccogliere dalla memoria di anziani, conosciuti per le loro particolari doti di narratori. Coloro che durante le cene, in campagna come in cittร , riescono a tenere attento l’uditorio raccontando quanto udito dai racconti di altri, nelle fiere, passeggiando per le vie della cittร  o seduti in una panchina dei giardini o su di un muretto lungo le strade. Giuliano, tra le altre sue attenzioni, ha molto interesse per la vita che si svolge a Montepulciano, sia dal punto di vista associativo, come dimostrano l’Associazione Albergatori della quale รจ Presidente, cosรฌ come dell’Associazione Commercianti e del Consorzio Turistico, sia per altre iniziative associative a cui partecipa apportando il proprio contributo, come ad esempio il Bruscello e l’Associazione dell’Aeronautica Militare di cui รจ stato ufficiale nel periodo della leva. E’ Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana. Da due anni presiede anche il Lions Club Valdichiana I Chiari, a dimostrare il suo impegno per la beneficenza. E’ sposato ed ha una figlia: Agnese, a cui ha dedicato il libro dei Nove racconti. Dal punto di vista professionale dirige l’Albergo Granducato di proprietร  della famiglia Lenni ed รจ tra i fondatori della Casa Editrice Thesan & Turan che edita questo volume dei “Nove racconti”. Tra le attivitร  che pratica con amore e fantasia, c’รจ dunque la passione per lo scrivere ed รจ per questo che frequentando, tra gli altri, luoghi e personaggi a lui noti, grazie agli affetti familiari, ma che rappresentano un mondo d’altri tempi, riesce a registrare racconti e novelle tratti da vicende capitate nella vita di tutti i giorni. In quel mondo ha raccolto cronache maturate in circostanze particolari ed in periodi storici ormai da tempo trascorsi. I “Nove racconti” non sono riconducibili nรฉ alle novelle del Boccaccio nรฉ ai racconti del Giusti; nรฉ ai racconti di caccia, nรฉ ai racconti intorno al fuoco, ma riproducono una selezione di avvenimenti che tratteggiano un mondo ed un’epoca, compresa nel secolo appena terminato, nella quale sono avvenuti, ma che pensandoci bene, Giuliano non vuole ancorare ad un passato molto riconoscibile, ma che si potrebbero applicare a qualsiasi periodo e si potrebbero catalogare come fuori del tempo. I racconti, che ho letto con molto interesse, sono stati una lettura assai piacevole, ma anche fortemente toccante, come ad esempio “La sedia a dondolo”, mentre alcuni racconti sono immaginari e sollecitano la fantasia. Per concludere, i “Nove racconti” possono essere letti, e quindi raccontati, anche ai bambini di oggi che come me allora, amano fantasticare attorno ad accadimenti e fatti interessanti e particolari. Vai al sito