A Montepulciano i 150 anni dell’Unità d’Italia

SESSIONE INAUGURALE - 29 GENNAIO | TEATRO POLIZIANO
INCONTRO CON GIULIANO AMATO
Dialogo sui temi del libro del Presidente emerito della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi “Non è il paese che sognavo, taccuino laico per i 150 anni dell’unità d’Italia”.
Nell’occasione sarà presentata la donazione di libri d’arte del Presidente emerito alla Biblioteca Comunale e Archivio Storico “Piero Calamandrei” di Montepulciano.
Interventi musicali eseguiti dall’Istituto di Musica della Fondazione Cantiere.
GENNAIO-APRILE
LABORATORI E CONFERENZE SULLA STORIA DELL’UNITÀ
Gli storici Alberto Maria Banti (16 febbraio), Lucio Villari (12 marzo) e Mario Isnenghi
(5 aprile) saranno ospiti dei Licei Poliziani per incontri sull’epoca risorgimentale, nell’ambito di un progetto didattico che prevede una serie di laboratori nell’Archivio Storico comunale.
Con Villari (11 marzo) ed Isnenghi (4 aprile) incontro pomeridiano con la cittadinanza.
GENNAIO-APRILE | CANTINONEARTE
SCUOLA DI CITTADINANZA
Corsi su 4 aree tematiche destinati a donne migranti presenti sul territorio, mirati a favorire la formazione di nuovi cittadini e ad agevolarne l’inserimento in una società diversa da quella d’origine, e complessa come quella italiana.
MARZO | BIBLIOTECA ARCHIVIO “PIERO CALAMANDREI”
BIBLIOTECA INTERCULTURALE
In collaborazione con ilCAntinonearte, inaugurazione della sezione bibliotecaria interculturale. Sono circa 300 le pubblicazioni relative alle culture albanese, est-europee, indiana e filippina, in varie lingue, destinate sia alla popolazione italiana per favorirne la conoscenza delle comunità migranti, sia alla popolazione migrante stessa.
3 APRILE | TEATRO POLIZIANO
ROSSO, BIANCO E VERDI - Concerto sinfonico-corale
Concerto sinfonico-corale prodotto dall’Istituto di Musica della Fondazione Cantiere Internazionale d’Arte ed eseguito dall’Orchestra da camera poliziana, dalla Corale Poliziana, dalla Corale Arcadelt di Chiusi e dal coro di Arcidosso. In programma brani risorgimentali, legati dallo spirito unitario.
APRILE | BIBLIOTECA ARCHIVIO “PIERO CALAMANDREI”
I LIBRI DEL RISORGIMENTO
Mostra bibliografica di volumi risalenti o dedicati all’epoca risorgimentale. Saranno esposte e consultabili opere ottocentesche e saggi storiografici che analizzano gli accadimenti dell’Unità d’Italia.
17 APRILE | TEATRO POLIZIANO
ARTEATRO GRUPPO
Spettacolo teatrale su testo originale di Arteatro Gruppo. Giuseppe Garibaldi, morente, incontra i personaggi storici che hanno segnato la sua vita.
21 LUGLIO | PIAZZA GRANDE
36° CANTIERE INTERNAZIONALE D’ARTE - Concerto sinfonico
Il concerto d’apertura del Cantiere Internazionale d’Arte sarà dedicato al 150° dell’Unità d’Italia. Per l’occasione, il maestro Roland Böer (tra i più affermati direttori della nuova generazione) dirige la versione inedita del preludio di “Aida”, di Giuseppe Verdi.
12-15 AGOSTO | PIAZZA GRANDE
BRUSCELLO POLIZIANO - “Zelindo il garibaldino”
“Zelindo il garibaldino” è ispirato alla vicenda del poliziano Zelindo Ascani, che fece parte della spedizione dei Mille: si rappresenta così il legame tra il territorio e gli eventi dell’Unità d’Italia.
AGOSTO | CANTINONEARTE
“Anita è viva”
Spettacolo teatrale tratto dagli scritti di Anita Garibaldi, nipote di Giuseppe Garibaldi.
con Maria Grazia Putini
regia di Claudio Borgoni
OTTOBRE-NOVEMBRE | MATTATOIO N. 5
CINEMA 150
Rassegna cinematografica: proiezioni di film su episodi del Risorgimento e della storia d’Italia.
OTTOBRE
BIBLIOTECA ARCHIVIO “PIERO CALAMANDREI”
Incontri con autori di opere storiche e letterarie sulla storia d’Italia.
DICEMBRE
PRESENTAZIONE LIBRO SOCIETÀ STORICA POLIZIANA
MONTEPULCIANO NEL RISORGIMENTO
Il volume della Società Storica del 2011 tratterà le vicende poliziane in relazione all’Unità d’Italia, dalla presenza a Montepulciano di Francesco Guerrazzi, al suo incontro con Giuseppe Mazzini nella città

L'apprendista Cristiano

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di Giuliano Lenni
Da quando aveva conosciuto il suo intercessore per l’ingresso nell’associazione segreta, aveva percorso spesso quella strada che lo conduceva a casa del maestro. La Chiesetta lungo il cammino era chiusa perennemente, ma ogni volta che passava lui la guardava lo stesso, immaginandola nel pieno delle sue funzioni, quando ospitava un parroco e i fedeli accorrevano per le Sante Messe e i Sacramenti. Ormai erano già tre mesi che aveva compilato la domanda e depositato i documenti necessari per l’ammissione e stava sulle spine non sapendo esattamente come sarebbe proseguita la sua esperienza e in particolare il suo ingresso definitivo tra gli altri adepti. Spesso si chiedeva che cosa volessero dire quei molti termini che gli erano stati insegnati durante le ore di lezione nello studio di colui che gli prometteva “una nuova vita”. Quando, durante una delle tante chiacchierate serali, il maestro gli parlò di loggia, lui confusamente rincorse i suoi pensieri e si rivide piccolo nella loggia del podere dei suoi nonni, in campagna, mentre guardava il panorama che si spandeva sulle dolci colline. Molti discorsi che sentiva, nelle disquisizioni del suo intercessore, gli sembravano distanti dalla sua realtà quotidiana e non sempre coglieva fino in fondo il significato della “vera iniziazione, nella quale occorre abbandonare il razionalismo e raggiungere la trascendenza”. Altre volte gli tornavano in mente lucide sensazioni colte durante la sua vita, in altre esperienze di uomo, come quando il maestro gli disse “non sentirti leso nella dignità quando ti sarà intimato di spogliarti di tutti i metalli che hai addosso oppure ti verrà chiesto di assumere atteggiamenti che nel mondo profano possono sembrare strani, ma che racchiudono in sé il significato più profondo di ciò a cui ti stai impegnando tramite giuramento eterno”. Il suo pensiero corse alla visita di leva, quando seminudo girava per i corridoi in attesa della visita medica, insieme con altri sconosciuti che, come lui, erano in forte imbarazzo, per vari motivi. Gli venne in mente anche quando, per fare una radiografia, la simpatica infermiera gli disse di togliersi la catenina d’oro con appesi i ciondolini. Decise che non avrebbe avuto nessuna remora a far vedere parte del suo corpo e men che meno denudarsi del vile metallo, se era questo che doveva fare al fine di accedere alla luce promessa. Fece alcune domande su come si sarebbe svolta la cerimonia, anzi il rito per l’esattezza, ma riuscì a strappare al maestro solo il fatto che sarebbe stato bendato, in piena balìa di uno sconosciuto. Questo lo mise un po’ in apprensione, giacché normalmente si fidava dei suoi sensi e dipendere da qualcun altro lo indispettiva. Forse era meglio se non lo avesse saputo prima e, da quel momento, decise di non fare più domande al suo interlocutore. La sera dell’evento arrivò anche troppo in fretta. Si era recato a casa del maestro poiché sarebbero andati insieme nella sede dell’associazione. La serata era buia e fredda. Appena giunti sul luogo il maestro lo lasciò in custodia ad un tizio con il volto coperto da una specie di cappuccio nero, che lo accompagnò in una piccola stanza illuminata da una flebile luce traballante. Dopo aver compiuto le azioni che la voce gentile e amichevole gli aveva imposto, fu bendato come il suo istruttore gli aveva predetto. Incerto seguì il tizio su per le scale. A breve sarebbe entrato nella stanza in cui avrebbe ricevuto la propria dose di luce. Ebbe un sussulto, una specie di blocco psicologico inspiegabile, non riusciva più ad andare avanti. Svenne. Si risvegliò semisdraiato su una poltrona di legno con un cuscino che gli sorreggeva la testa. Il suo maestro era li preoccupato ma sorridente e gli confermò che per quella sera la cerimonia non si sarebbe fatta. Il promesso apprendista riportò a casa il suo intercessore che era notte fonda. Tornando verso casa vide che la Chiesetta lungo la strada emanava un alone dall’interno, come se una luce fosse stata accesa in quel momento. Si fermò per capire che cosa stesse succedendo e si accorse che la porta della chiesa era socchiusa. In preda all’emozione la aprì e vide al suo interno una candela accesa che illuminava il volto magro di Gesù Cristo appeso alla croce. Senza far rumore riaccostò la porta, salì in macchina e tornò a casa. Dormì di un sonno agitato, sognando una luce accecante che lo faceva svegliare di soprassalto. La mattina seguente tornò alla chiesetta, sospinto da un anelito di conoscenza. La porta era chiusa, sbirciò da una finestrella senza vetri e notò che la chiesa era completamente vuota. Nella parete ormai cadente, notò una scritta ”Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminerà nelle tenebre, ma avrà la luce della vita”. D’improvviso capì ciò che gli era stato chiesto, la sua mente si illuminò e sentì la sua anima leggera. Decise in quel momento che non si sarebbe mai più fatto bendare e che i soli riti ai quali avrebbe partecipato sarebbero stati celebrati alla luce del giorno e non nel buio della tenebre.

Il Lions Club Valdichiana I Chiari ospite ad Appetizer


Il Lions Club Valdichiana I Chiari, venerdì 14 gennaio 2011, è stato ospite della trasmissione di Tele Idea Appetizer, condotta da Chiara Lanari. Si è parlato del Lionismo Internazionale ed Italiano, con riferimenti ai services internazionali e locali della prestigiosa associazione di servizio. In studio il presidente del club Giuliano Lenni ed il censore Renato Nenci. Ottima la musica di accompagnamento del maestro Marco De Vincentis e gustosi gli Appetizer preparati da Laura De Vincentis della Thesan & Turan.
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Presepe vivente di Montepulciano

 di Giuliano Lenni
Un evento di grande interesse per grandi e piccini

«Maria diede alla luce il suo figlio primogenito, lo avvolse in fasce e lo depose in una mangiatoia, poiché non c'era posto per loro nell'albergo». Così Luca Evangelista raccontò la nascita di Cristo. Il Presepe è la più famosa rappresentazione della Nascita di Gesù che venne composto per la prima volta dopo il 1200, quando San Francesco d’Assisi lo espose a Greccio, nell’odierna provincia di Rieti. Da allora il presepe non ha abbandonato più le case degli Italiani e di altri popoli che, anche se in maniera differente, celebrano la nascita del Salvatore. A Montepulciano, da alcuni anni, ha luogo la rappresentazione del Presepe Vivente, un evento che affascina sia la popolazione che i turisti presenti nel territorio durante le Festività. Le porte dell’antico locale, posto sotto la Chiesa di Santa Lucia, si sono aperte alle 4 del pomeriggio, quando ha avuto inizio la raffigurazione del Presepe il cui allestimento ha richiesto la presenza di molti adulti e bambini disponibili e volenterosi che si sono cimentati nell’interpretazione degli antichi mestieri artigiani dell’epoca e, tra coloro che prestano la propria opera figurativa, molti sono veri artigiani che hanno lasciato le botteghe del centro storico per interpretare il ruolo di ceramisti, impagliatori, materassaie, falegnami e fabbri. L’evento è stato reso ancora più suggestivo dall’arrivo dei Re Magi che, all’imbrunire, hanno attraversato a cavallo il corso cittadino, tra rulli di tamburi e fiaccole accese, prima di giungere con i doni alla Grotta della Natività. Una lode va agli organizzatori del Presepe, sempre presenti e attenti alle varie situazioni che si sono presentante durante la serata, che ha visto la presenza di un migliaio di visitatori incuriositi dall’antica rappresentazione. Dunque una tradizione da proseguire e da incentivare, a vantaggio di un così interessante evento che coinvolge nonni, genitori e bambini.