L.over.S: un film a Montepulciano

Benedetta Rossi
Montepulciano ospita in questi giorni parte delle riprese del film “L.over.S”, regia di Alex e Gabriele Marchi con la partecipazione dell’attrice fiorentina Benedetta Rossi finalista di Miss Italia 2008 nel ruolo di protagonista.

Interamente girato nella provincia di Siena, il film mette in scena il sogno di due ventenni le cui vite sono caratterizzate da un passato oscuro. Due destini che si incrociano; insieme per combattere l’avversario più temibile: l’unico a cui nessuno sia mai sfuggito. Nei giorni scorsi le riprese hanno toccato luoghi come la Fortezza Medicea, il sagrato della Chiesa di S. Agostino e il settecentesco Teatro Poliziano. L.over.S è il secondo film dei due giovani registi poliziani.

A Itaca scoperta la casa di Ulisse!

 di Sergio Rinaldo Tufi
La notizia proveniente dalla Grecia è di quelle che accendono i pensieri: è stato trovato a Itaca, splendida isola greca dello Ionio, ricchissima di insenature e promontori, il palazzo di Ulisse, l’eroe omerico esaltato anche da Dante. Si tratterebbe del palazzo dove la moglie Penelope lo attese per interminabili anni durante la guerra di Troia e le successive peregrinazioni. L’annuncio è stato dato da Athanasios Papadopoulos, docente dell’Università di Ioannina (capitale dell’Epiro), che insieme con la moglie Lisa Papadopoulou Condorli dirige scavi nell’isola da 16 anni. Siamo in località Aghios Anastasios (Sant’Anastasio, dal nome di un’antica chiesa presente sul posto), sul ciglio di una falesia affacciata sul mare: un luogo suggestivo, che antiche tradizioni locali chiamano “Scuola di Omero”: anche qui, come in tanti altri siti in Grecia e altrove, incombe quindi la leggenda del grande poeta. La situazione è complessa: su due terrazze naturali gravitanti sulla ripida costa si svilupparono in epoche diverse due insediamenti: uno databile all’età del Bronzo (e più precisamente attorno al 1300 a.C.), uno di età ellenistica, che ha un punto di riferimento in una torre del IV sec. a.C. Nell’ambito delle strutture di età del Bronzo, spicca una fontana monumentale. Estremamente interessante anche il ritrovamento di alcune tavolette dipinte. Il professor Papadopoulos, che ha al suo attivo una solida esperienza su quel periodo in Grecia, ha citato come confronto due edifici celebri: il palazzo “di Nestore” a Pilo e il palazzo “di Agamennone” a Micene. Come si vede è un uso frequente, quando si ha a che fare con realtà risalenti più o meno all’epoca della Guerra di Troia (fra 1300 e 1200 a.C.), definirle convenzionalmente con il nome di eroi dell’Iliade o dell’Odissea. In archeologia, quando si verificano importanti scoperte, ben presto fra l’ammirazione e lo stupore comincia a serpeggiare il dubbio. A Itaca, poi, si erano già individuati “palazzi di Ulisse” in svariate località, ogni volta dando luogo a sospetti: l’ultimo annuncio era stato dato qualche tempo fa in località Pilicata. Nel nostro caso, una figura come quella di Papadopoulos offre certo maggiori garanzie, ma per alcuni studiosi sembra che ci sia qualche elemento da approfondire. L’eforo (soprintendente) dell’isola, Andreas Sotiriou, e il professor Bruno d’Agostino (insigne archeologo dell’Università “Orientale” di Napoli, che ora vive proprio a Itaca) ritengono per esempio che, in un sito dove (come si è detto) si sono sovrapposte nel tempo varie realtà, occorrerebbero indicazioni più precise dal punto di vista stratigrafico. Inoltre, mentre nei citati esempi di Pilo e di Micene la struttura di “palazzo” sembra definita (grande cortile circondato da numerosi ambienti), qui finora non si coglie la stessa chiarezza. Ci si augura, ovviamente, che Papadopoulos abbia ragione, e che le prossime campagne di scavo sciolgano ogni dubbio. Il monumento di Itaca potrebbe così inserirsi in un’epoca felice dell’archeologia ellenica: Emanuele Greco, direttore della Scuola Archeologica Italiana di Atene, ci segnala che a Sparta e a Salamina si stanno scavando, ad opera di missioni diverse, strutture che sembrano davvero “palazzi” (che già vengono convenzionalmente definiti “palazzo di Aiace” e “palazzo di Menelao”…). A Sparta, in particolare, si sono trovate numerose tavolette di un archivio in “Lineare B” (la scrittura dell’età micenea) e pareti decorate con pitture: circostanza che conferma che quell’edificio ha dignità regale.

CIPEG, l'antico Egitto è approdato a Montepulciano


Si è concluso l’incontro internazionale del Comitato per l’Egittologia (CIPEG) dell’International Council Of Museums (ICOM) tenutosi per la prima volta in Italia a Montepulciano (Siena) dal 19 al 23 agosto. Il convegno, incentrato su “Novità dalle collezioni e nuove collezioni”, ha visto la partecipazione di oltre quaranta tra i massimi studiosi internazionali che si sono confrontati su temi relativi alle novità museologiche e museografiche relative alla presentazione al pubblico dei reperti nei musei, al loro significato nell’ambito della cultura contemporanea e ai problemi legati alla loro cura e conservazione. La serata di apertura si è tenuta presso l’Azienda Agricola “Il Poliziano” alla presenza di oltre cento persone e nella suggestiva cornice dei festeggiamenti per il Bravìo delle Botti. Dopo il saluto di benvenuto della  Fondazione Musei Senesi, partner dell’evento con il Comune di Montepulciano, sono intervenuti: Alberto Garlandini presidente di ICOM Italia, Claire Derriks presidentessa del CIPEG e Wafaa el-Saddik, direttrice del Museo Egizio del Cairo, che ha presentato il progetto del nuovo riallestimento della prestigiosa istituzione che vede impegnati, tra gli altri, numerosi esperti italiani. Al Museo Egizio del Cairo era anche dedicata una piccola esposizione, realizzata appositamente per l’incontro, delle fotografie storiche sulla costruzione della struttura museale dall’archivio della ditta costruttrice Garozzo – Zaffrani che, alla fine del’Ottocento, se ne era aggiudicata la realizzazione. Nei giorni successivi, di estrema importanza sia per la rilevanza delle istituzioni che rappresentavano sia per la trattazione di temi, sono stati gli interventi di Guillemette Andreu, direttrice del dipartimento di antichità Egiziane del Museo del Louvre, soffermatasi a lungo sulla recente restituzione di alcuni frammenti dipinti provenienti da una tomba tebana, di Rita Freed, responsabile della sezioni di arte antica del Museum of Fine Arts di Boston, che ha riferito su una mostra dedicata al sarcofago di Sjehuy-nakht, uno dei capolavori indiscussi dell’arte pittorica e dell’ebanisteria dell’antico Egitto e di Emily Teeter, curatrice del Museo dell’Istituto Orientale di Chicago e presidente dell’American Research Center in Egypt, che ha invece annunciato l’inaugurazione di una mostra che tenterà di fare luce su uno dei più controversi problemi della storia dell’umanità: la nascita della scrittura.  L’incontro poliziano ha nel complesso manifestato una rinnovata tendenza nel modo di concepire il mondo antico e i documenti della cultura dei faraoni: non più una civiltà ossessionata dal pensiero dalla morte, bensì gioiosa e solare. Proprio la luce costituisce infatti l’elemento dominante del
riallestimento di alcune collezioni, che, benché esposte in ambienti sotterranei, riproporranno i monumenti in modo più simile alla loro naturale illuminazione, esposti al pieno sole. Ne sono un esempio non solo i nuovi ambienti allestitivi presentati nel corso dell’evento: le collezioni di Monaco di Baviera, ma anche quelli di Berlino, che, inaugurati lo scorso ottobre nei rinnovati spazi del Neuen Museum e noti per il celeberrimo busto della regina Nefertiti, possono già vantare più di un milione di visitatori. In occasione dell’incontro, la direttrice Eleni Vassilka ha infine presentato il progetto per il nuovo allestimento del Museo Egizio di Torino, che verrà concluso nel 2015. Il convegno - organizzato da Francesco Tiradritti dell’Associazione Culturale “Harwa 2001” ONLUS con il contributo di Regione Toscana e di Fondazione Monte dei Paschi di Siena e con il sostegno del Comune di Montepulciano e della Fondazione Musei Senesi – è stata l’occasione per avere nelle Terre di Siena il meglio dell’egittologia mondiale a riprova delle capacità attrattive di un distretto culturale unico in cui arte, storia e paesaggio si fondono in un’esperienza indimenticabile.

Montepulciano, il Lions Club in visita al Planetario Poliziano


Il Lions Club International Valdichiana I Chiari, presieduto da Giuliano Lenni, ha svolto un service estivo dedicato al Planetario Poliziano, una realtà in espansione ed unica nel sud della Toscana. Il gruppo di soci Lions, familiari ed amici si sono ritrovati nello splendido scenario del Chiostro di Sant'Agnese, aperto per l'occasione speciale dal parroco Padre Marco Baron. Dopo la cena nel Chiostro gli invitati si sono recati al Planetario, dove hanno assistito ad uno spettacolo sorprendente e interessante. Il tema della serata è stato "Destinazione Marte", con una descrizione dettagliata del pianeta rosso e delle proprie caratteristiche morfologiche, con la visualizzazione di immagini a dir poco speciali. Successivamente l'attenzione si è spostata "sopra il cielo della Valdichiana" dove, con un potente telescopio, i fortunati presenti hanno potuto scandagliare il cielo di una serata limpida e fresca. A mezzanotte tutti a casa, coscienti di aver vissuto un'esperienza unica e gradevole.

Addio a Francesco Cossiga


di Fausto Gasparroni

Il Papa, fu protagonista politico e uomo di fede
Cordoglio della Chiesa. Bagnasco, perseguì sempre il bene comune

La Santa Sede e la Chiesa italiana manifestano il loro cordoglio per la morte del presidente emerito della Repubblica Francesco Cossiga. Lo fa in prima persona papa Benedetto XVI, che e' stato immediatamente informato della notizia della morte di Cossiga, avvenuta alle 13.18 di ieri al Policlinico Gemelli. Il pontefice ha definito Cossiga ''autorevole protagonista della vita nazionale italiana e uomo di fede''. Lo ha riferito il vicedirettore della sala stampa vaticana, padre Ciro Benedettini, anticipando che il papa farà pervenire un suo messaggio di condoglianze alla famiglia del senatore a vita scomparso e al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Appresa la notizia della morte di Cossiga, il pontefice è rimasto ''profondamente addolorato'' e ''si è raccolto in preghiera'', ha riferito inoltre la Radio Vaticana. Oggi il cardinale segretario di Stato, Tarcisio Bertone, si recherà all'ospedale Gemelli per pregare davanti alla salma. Cossiga aveva incontrato più volte Giovanni Paolo II, mentre nell'agosto del 2008 aveva pranzato con Benedetto XVI nella residenza estiva a Bressanone. Pochi giorni fa, l'arcivescovo Rino Fisichella era stato incaricato dalla segreteria di Stato, a nome del Papa, di informarsi sullo stato di salute dell'ex presidente ed era andato in visita al policlinico di Roma. ''Cordoglio e vicinanza ai familiari'' sono stati espressi, a nome di tutti i vescovi italiani, dal cardinale presidente della Cei Angelo Bagnasco, che di Cossiga ha ricordato ''il profondo senso dello Stato e l'intensa esperienza di fede, testimoniata nei lunghi anni dell'attività accademica e dell'impegno politico.'' ''Egli - si legge in una nota della Cei - ha servito il nostro Paese nei più importanti compiti istituzionali, in momenti assai delicati, sempre consapevole delle proprie responsabilità e attento al perseguimento del bene comune''. ''Un grande italiano, appassionato di questo Paese, appassionato della libertà'', lo definisce monsignor Vincenzo Paglia, arcivescovo di Terni, presule molto vicino a Cossiga. ''Un uomo di grande fede - così ne parla alla Radio Vaticana -, una fede magari austera, essenziale, ma che ha segnato l'intera sua vita, fin da ragazzo, anche il suo ingresso in politica. Perdiamo un grande italiano, un grande uomo di Stato''. Per l'arcivescovo di Terni, consigliere spirituale della Comunità di Sant'Egidio, ''tutto sgorga da una prospettiva di fede, e nello stesso tempo questa fede gli ha dato un grande amore per il Paese, per la patria, e lo ha reso un lottatore caparbio; e la sua straordinaria intelligenza, che gli ha fatto prevedere molte cose, a volte, e' stata anche causa di incomprensioni, di dibattiti vivacissimi''. Parlando dei principi morali che spinsero Cossiga anche a dimettersi dalle sue cariche, Paglia spiega che ciò avvenne ''perché' aveva compreso che era cambiato tutto e bisognava cambiare anche la politica''. ''Purtroppo questo non fu compreso'', conclude, ma ''gli anni successivi gli hanno dato ragione''. La notizia della scomparsa di Cossiga compare in prima pagina sull'Osservatore Romano, in edicola da questo pomeriggio. ''E' stato uno degli uomini politici italiani più longevi e, al tempo stesso, più controversi e prestigiosi'', si legge nell'articolo che comprende le principali tappe biografiche e politiche dell'ex capo dello Stato. Nelle pagine interne, il quotidiano della Santa Sede pubblica un 'coccodrillo', dal titolo ''Uno statista cristiano'', e ampi stralci di un lungo articolo scritto dallo stesso Cossiga nel 2009 per la rivista ''Vita e pensiero'', dedicato al pensiero del cardinale John Henry Newman, il porporato britannico dell'800 che sarà beatificato il 19 settembre a Birmingham da Benedetto XVI. Vedi anche