Le lettere d'amore

Giuliano Lenni con Fernando Pessoa, a Lisbona nel 1998, davanti alla mitica "'A Brasileira"

« Se dopo la mia morte volessero scrivere la mia biografia,
non ci sarebbe niente di più semplice.
Ci sono solo due date, quella della mia nascita

e quella della mia morte.

Tutti i giorni fra l'una e l'altra sono miei. »

Fernando Pessoa

LE LETTERE D'AMORE di Roberto Vecchioni

Fernando Pessoa chiuse gli occhiali e si addormentò e quelli che scrivevano per lui lo lasciarono solo finalmente solo...Così la pioggia obliqua di Lisbona lo abbandonò e finalmente la finì di fingere fogli di fare male ai fogli...E la finì di mascherarsi dietro tanti nomi, dimenticando Ophelia per cercare un senso che non c'è e alla fine chiederle: "scusa se ho lasciato le tue mani, ma io dovevo solo scrivere, scrivere, scrivere di me...". Le lettere d'amore, le lettere d'amore fanno solo ridere. Le lettere d'amore non sarebbero d'amore se non facessero ridere. Anch'io scrivevo un tempo lettere d'amore anch'io facevo ridere; le lettere d'amore, quando c'è l'amore, per forza fanno ridere. E costruì un delirante universo senza amore, dove tutte le cose hanno stanchezza di esistere e spalancato dolore. Ma gli sfuggì che il senso delle stelle non è quello di un uomo, e si rivide nella pena di quel brillare inutile, di quel brillare lontano...E capì tardi che dentro quel negozio di tabaccheria c'era più vita di quanta ce ne fosse in tutta la sua poesia; e che invece di continuare a tormentarsi con un mondo assurdo basterebbe toccare il corpo di una donna, rispondere a uno sguardo...E scrivere d'amore, e scrivere d'amore, anche se si fa ridere; anche quando la guardi, anche mentre la perdi quello che conta è scrivere. E non aver paura non aver mai paura di essere ridicoli; solo chi non ha scritto mai lettere d'amore fa veramente ridere. Le lettere d'amore, le lettere d'amore, di un amore invisibile; le lettere d'amore che avevo cominciato magari senza accorgermi; le lettere d'amore che avevo immaginato, ma mi facevan ridere magari fossi in tempo se avessi ancora il tempo per potertele scrivere...

La forza di un territorio

Montepulciano produce uno dei più grandi rossi del mondo, il Vino Nobile, ottenuto sfruttando al massimo il prezioso frutto che la generosa terra poliziana offre a sapienti produttori, che hanno fatto della qualità il loro principale cavallo di battaglia, conquistando fiducia da parte dei consumatori e commercializzando questo pregiato nettare in ogni dove conseguendo grande successo e ottenendo lusinghieri riconoscimenti sia a livello nazionale che internazionale. Il merito che ha avuto il principale prodotto della nostra campagna è quello di essere divenuto una sorta di collante per l’intero popolo poliziano, che ha eletto il vino a portabandiera della qualità agricola del proprio territorio. Il Consorzio del Vino Nobile, che si occupa anche della tutela del marchio e della commercializzazione del prodotto ha da sempre sostenuto varie manifestazioni tra le quali spicca il “Bravio delle Botti”, specifica del settore vitivinicolo, oltre ad altri eventi di rilevanza nazionale quali il “Cantiere Internazionale d’Arte” e il “Bruscello”, famosa rappresentazione popolare poliziana in un intreccio tra lirica e teatro, che racconta gesta di personaggi famosi e gente comune. Da alcuni anni il Consorzio del Vino Nobile ha promosso un’associazione in collaborazione con le realtà turistico - commerciali poliziane e con il Comune stesso, la Strada del Vino Nobile, la quale si adopera a produrre iniziative volte alla promozione del territorio e allo sviluppo del settore turistico, agrituristico e paesaggistico con un proprio ufficio turistico, efficiente ed organizzato, ricavato all’interno di uno dei palazzi che si affacciano nella rinascimentale piazza grande, in una posizione comoda per i turisti che affollano la zona durante la stagione. Tra le iniziative di maggior successo promosse emerge “Calici di stelle”, in collaborazione con le Città del Vino, che regala una bella serata di San Lorenzo tra una stella cadente, sinonimo di desiderio, e un buon bicchiere di vino nobile, sinonimo di qualità e dedizione. Dal punto di vista puramente commerciale, la Strada del Vino si occupa di partecipare a fiere e ad incontri con agenzie di viaggio per aumentare l’indotto del turismo nella città del Poliziano, in stretto contatto con l’Associazione Albergatori ed il Consorzio Turistico del territorio che completano, con professionalità e competenza, il quadro turistico della città. Gli eventi che hanno messo al centro dell’attenzione dell’opinione pubblica il nostro territorio, attraverso l’indagine sul Vino Nobile, hanno creato alcuni turbamenti sia a livello locale che nazionale e proprio in questi momenti di difficoltà economica e politica è più che mai necessario adoperarsi al fine di ottenere buoni risultati per il futuro di Montepulciano senza abbassare la guardia e mirando dritti all’obiettivo prefissato, consci che l’impegno concreto da parte di professionisti dei vari settori collegati non può che alimentare la fiducia nel prossimo futuro della nostra economia locale.